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(Fe)Stivale: ricostruire l’Appennino nella sfida della crisi climatica

21 Settembre 2023 | 18:00 23 Settembre 2023 | 23:00

22-23-24 SETTEMBRE: TORNA (FE)STIVALE!
Il Festival a sostegno delle popolazioni alluvionate

(Fe)Stivale: ricostruire l’Appennino nella sfida della crisi climatica

In queste settimane alluvioni catastrofiche, incendi, tempeste e uragani hanno colpito con sempre maggiore violenza i territori che circondano il bacino Mediterraneo. Dall’Europa all’Africa, le conseguenze del riscaldamento  mietono vittime, provocano danni per miliardi di euro, e devastano gli ecosistemi in cui viviamo. 

Secondo gli studi internazionali dell’IPCC, del resto, il bacino del Mediterraneo è un “hotspot della crisi climatica”, ovvero una delle aree nelle quali le conseguenze di decenni di economia fossile si faranno sentire prima, e in maniera più distruttiva.

La nostra regione è stata travolta dall’alluvione la scorsa primavera. Da allora, le risorse stanziate per mettere in sicurezza i territori sono praticamente inesistenti, e la gestione della ricostruzione è stata messa nelle mani di un commissario militare con il mandato di imporre una ricostruzione dall’alto, mentre si continua a investire sulle cause che producono eventi metereologici sempre più estremi, a partire dalle fonti fossili e dalle grandi opere. La crisi climatica è, in ordine di tempo, solo l’ultima crisi che l’economia fossile impone a gran parte degli abitanti del Pianeta per accumulare ricchezze e moltiplicare profitti. In questo senso, pensiamo che la ricostruzione sia uno spazio di contesa, nel quale immaginare, progettare, costruire nuove (rel)azioni nei e con i territori.

 “Ricostruire tutto come prima”, come annuncia chi governa, non è un’opzione, perché le cause di tanta devastazione sono in quel prima che, nonostante le conoscenze scientifiche, è stato fondato sul petrolio e sul cemento.

In queste settimane abbiamo conosciuto le/gli abitanti di Luminasio, una frazione dell’appennino bolognese divisa in due da una frana. Con  loro, vogliamo costruire nuove suggestioni collettive capaci di (ri)connettere città e montagna e costruire infrastrutture sociali a partire dalle quali (ri)pensare il nostro vivere i territori. Per farlo, servono conoscenze, competenze, idee, e risorse. 

Per questo, diamo vita alla seconda edizione di (Fe)Stivale: uno spazio di confronto e progettazione collettiva, e un momento nel quale raccogliere una parte dei fondi necessari a dare mezzi e strumenti alle nostre suggestioni.

Vi aspettiamo il 22, 23, 24 settembre a Bologna.

PROGRAMMA:

Venerdì 22 settembre

Corte 3, via Nicolò Dall’Arca 34/B

ore 18.30 – conferenza/dibattito

Sui crinali della crisi climatica: ricerca e attivismo per la ricostruzione sociale

Verso il World Congress for Climate Justice di Milano: discussione collettiva dell’instant book di Researchers for Climate Justice

con ricercatrici e ricercatori bolognesi

ore 19.30 – talk

A che punto è la Società Operaia di Mutuo Soccorso?

Confronto con il Collettivo di Fabbrica GKN

ore 21.00 – proiezione

How to blow up a pipeline

Sceneggiatura di arietta Barer, Giordano Sjol, Daniele Gadhaber basata sulle idee dell’omonimo saggio scritto da Andreas Malm


Sabato 23 settembre

Ex Centrale

ore 22.00 – concerto

Pop X

ore 24.00 – dj set

Crew Mentalità 


Domenica 24 settembre

Caserme Rosse

ore 18.30 – dibattito

Oltre l’alluvione: sentieri di ricostruzione sociale tra i crinali della crisi climatica

con le/gli abitant* di Luminasio e WuMing2

ore 20.00 – cena sociale

Raccolta fondi per il progetto di ricostruzione sociale a Luminasio

Cena 15€, Menù: Cannelloni ricotta spinaci, Parmigiana, Pane, Acqua, Vino )1 bottiglia ogni 4 persone), Frutta. Prenotazioni entro giovedì 21 settembre al numero: 3806499493

ore 21.30 – si balla il liscio

I ruvidi – liscio balera

I Ruvidi nascono da una momentanea ribellione, priva comunque di rancore, all’esterofilia musicale imperante ed alla voglia di darsi alla tradizione musicale di questa terra di mezzo in cui alcuni sono cresciuti e da cui altri sono stati adottati. Ed anche per accontentare Lorenzo che voleva che i suoi amici formassero un gruppo di liscio.

E comunque visto che la ribellione è durata poco, i Ruvidi non si fanno mancare alcune epiche incursioni nella musica latina più da balera che si possa trovare. Chi non balla rabbrividisce a metà!