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Opporsi al Passante costa: raccolta fondi a sotegno di AMO Bologna

  • Categoria dell'articolo:Bologna
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Tre settimane fa venti associazioni e collettivi avevano scritto una lettera aperta al sindaco Matteo Lepore e alla vicesindaca Emily Clancy per chiedere il ritiro dell’ingiunzione di pagamento inviata dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna all’associazione AMO Bologna. Si tratta di più di 36.000 euro di spese processuali. La lettera chiedeva che “che venga garantito il diritto di chiunque a dissentire senza dover pagare un pesante prezzo economico”.

Una soluzione, quindi, che non fosse il nascondersi dietro il muro dell’atto d’ufficio o del danno erariale, perché se questioni così importanti come la possibilità di dissentire sono trattate da un punto esclusivamente amministrativo, sfugge il ruolo della politica.

Sono passati 20 giorni. Ma tutto quel che queste venti associazioni e collettivi hanno sentito da Palazzo D’Accursio è un silenzio assordante. Ad oggi (ma ci piacerebbe essere smentiti) né il sindaco né la vicesindaca hanno ritenuto di voler rispondere alla lettera, sulla stampa o sui social.

Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Ma visto che da lassù non arriva mezza parola, invitiamo tutte e tutti a rispondere all’appello dell’associazione AMO Bologna: contribuiamo alle spese attraverso la raccolta fondi, perché nessuna/o debba sentire l’opprimente peso delle sanzioni economiche sulla propria voglia di dissentire. La nostra non sarà cortesia, sarà solidarietà e complicità.