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Carracci Casa Comune

  • Categoria dell'articolo:convergenze Pride / NO HOME
  • Tempo di lettura:3 minuti di lettura

Partecipare al Climate Pride significa per noi portare il cuore della nostra esperienza quotidiana e delle lotte che animano Carracci Casa Comune: un esempio concreto di come la giustizia sociale e quella climatica siano profondamente interconnesse e si alimentino reciprocamente. L’abitare, il diritto a una casa dignitosa, l’autorecupero degli spazi abbandonati e la costruzione di reti solidali sono per noi il punto di partenza per immaginare un futuro più equo e sostenibile.

Carracci Casa Comune è molto più di un progetto abitativo. In soli 16 mesi, abbiamo trasformato tre civici abbandonati in case accoglienti per 111 persone, provenienti da 12 paesi diversi, tra cui 40 minori. Non si tratta solo di offrire un tetto, ma di costruire un nuovo significato di “casa”: uno spazio in cui la solidarietà, la partecipazione e la lotta collettiva diventano strumenti per garantire diritti fondamentali a tutt3.

La giustizia climatica, per noi, è anche questo: dare nuova vita a ciò che già esiste, evitando la speculazione edilizia e il consumo di suolo, e promuovere un modello abitativo che risponda ai bisogni reali delle persone. Autorecuperare significa ridurre l’impatto ambientale, rigenerare spazi dismessi, e combattere la logica dell’abbandono e dello spreco che caratterizza molte città. Significa dimostrare che è possibile coniugare l’urgenza di una transizione ecologica con quella di una transizione sociale.

Nel nostro impegno quotidiano, accanto all’autorecupero, promuoviamo attività educative e sociali che coinvolgono tutta la collettività. Dal doposcuola per i ragazzi in dispersione scolastica allo sport popolare, dai laboratori di lingua agli spazi di una stanza tutte per noi, ogni iniziativa è un pezzo di quella giustizia sociale che vogliamo costruire. Accanto a questo, siamo impegnati nella battaglia al fianco dei migranti per il diritto al permesso di soggiorno e al fianco dei lavoratori della logistica per la dignità e il rispetto dei diritti sui posti di lavoro.

Partecipare al Climate Pride significa portare questi temi, queste esperienze, questa visione sotto lo slogan che pratichiamo quotidianamente “fine del mondo fine del mese stessa lotta“. Significa affermare che la lotta per il clima è anche una lotta contro le disuguaglianze sociali, contro gli sfratti, contro il razzismo istituzionale e le ingiustizie che colpiscono le lavoratrici e i lavoratori della nostra società. Per noi, la giustizia climatica si costruisce con mani sporche di lavoro, con assemblee partecipate, con picchetti antisfratto e con sogni condivisi.

Il Climate Pride è un momento per unire le lotte, per immaginare un futuro diverso, in cui la tutela dell’ambiente non sia separata dalla tutela delle persone. Per questo, invitiamo tutt3 a unirsi alla nostra battaglia per un diritto all’abitare che sia anche diritto a un ambiente sano e vivibile. Carracci Casa Comune è un piccolo punto di partenza, ma crediamo che da qui possano nascere nuovi orizzonti di giustizia climatica e sociale per tutt3.