Verso lo sciopero del clima del 3 marzo e lo sciopero transfemminista dell’8 marzo vogliamo creare un momento di confronto aperto a tuttx, a chi ha attraversato a vario titolo gli scioperi degli anni passati, a chi vuole costruirli quest’anno, a chi sente l’urgenza di organizzarsi per far fronte a un presente sempre più insostenibile. Vogliamo rafforzare la connessione tra la lotta transfemminista ed ecologista e interrogarci sui terreni comuni e su come ricostruire una forza collettiva di fronte a un contesto globale in continuo peggioramento segnato dalla violenza patriarcale, la devastazione ambientale, l’estrattivismo del sistema capitalista, la guerra e le sue conseguenze sulle nostre vite.

Domande guida per la discussione

Quali sono le connessioni tra i due scioperi? Che significa, oggi, scioperare? Che significato ha avuto riappropriarsi della pratica dello sciopero oltre i suoi confini tradizionali per movimenti femministi ed ecologisti? Che ambizioni e potenzialità ha espresso?
Quali sono le forme in cui la violenza patriarcale agisce nelle nostre vite?
Come si sta ripercuotendo sulle nostre vite la crisi climatica ed energetica?
Che significa riproduzione sociale da una prospettiva femminista ed ecologista?
Come rendere queste due prospettive complementari senza neutralizzarne la rispettiva potenza?
In che modo la guerra in Ucraina sta incidendo sulle lotte ecologiste e femministe e cambiando la produzione e la riproduzione sociale? Che effetti ha sulle nostre condizioni di vita e di lavoro e sulle nostre possibilità di costruire un processo di lotta espansivo e di massa?

Fight climate change
Smash the patriarchy

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