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C’è giustizia alla fine del carbone? Spunti dalla transizione energetica Cinese
12 Aprile | 18:00 – 19:00
Ne parleremo con Andrea Pia, London School of Economics
Dal 2019, le emissioni della Cina hanno superato quelle di tutti i paesi sviluppati messi insieme e attualmente rappresentano circa il 30% delle emissioni globali totali. Come suggerisce questo dato, la Repubblica Popolare Cinese (RPC) deve essere considerata il principale attore nella lotta globale contro il cambiamento climatico.
La RPC sta ora puntando su soluzioni tecnologiche, geoingegneristiche e transnazionali: dall’elettrificazione del comparto automobilistico allo sfruttamento dei sistemi fluviali transnazionali come il fiume Mekong, fino alla creazione di torri solari di nuova generazione. Tutto ciò nel tentativo di raggiungere il picco di domanda di combustibili fossili entro il 2030 e diventare così il primo paese a entrare in una fase di declino strutturale di emissioni, la cosiddetta decarbonizzazione.
Tuttavia, sostenibilità ambientale e decarbonizzazione hanno anch’essi dei costi significativi. Adottando una prospettiva dalla Cina, questo intervento si interroga sulle possibilità di conciliare l’impulso economico verso un’economia alimentata in modo più sostenibile con l’altrettanto importante necessità di proteggere le culture, il lavoro, e le ecologie delle popolazioni impattate da progetti di decarbonizzazione su vasta scala.
Quale futuro viene preso in considerazione e quale presente viene escluso dai progetti di decarbonizzazione cinesi? C’è giustizia alla fine del carbone?
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