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Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale, welcome to Bologna

9 Febbraio | 15:30 21:00

Lo scorso 12 ottobre ci siamo viste – come tante volte è già successo in questi anni – di fronte ai cancelli dell’ex GKN, a Campi Bisenzio. Ci siamo incontrate per rispondere a una domanda posta dal Collettivo di Fabbrica GKN: abbiamo bisogno degli stati generali della giustizia sociale e climatica? Collettivamente e attraverso una pluralità di interventi, abbiamo risposto positivamente.

Dal 9 luglio 2021, convergere è diventato uno dei verbi intorno ai quali costruire la nostra riflessione collettiva. Una fabbrica a Campi Bisenzio, nella periferia fiorentina. Una storia tristemente comune, la scelta di delocalizzare licenziando via mail le 400 persone che lì lavoravano. Comincia così una storia fortunatamente inusuale, l’assemblea permanente della fabbrica che va avanti da quel giorno funesto. Che diventa una storia comune, un patrimonio collettivo di esperienze e costruzione di alternativa. La possibilità di una fabbrica socialmente integrata, di una nuova produzione. Tra grandi manifestazioni e picchetti, il Collettivo di Fabbrica GKN decide, insieme a tante e tanti solidali, di costruire il proprio piano di reindustrializzazione, e fonda la Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) Insorgiamo. Lancia un crowdfunding, e raccoglie centinaia di migliaia di euro. Lo fa parlando non solo di lavoro e salari, ma di crisi climatica, di genocidio palestinese, di diritti sociali e di spazi collettivi. Lo fa immaginando altrove possibili, fuori da un sistema che si fonda le proprie fortune sull’escalation bellica, lo sfruttamento, la violenza e la devastazione del nostro Pianeta.

E’ in questo immaginario che, tante volte, ci siamo ritrovate a Firenze, a marciare assieme al Collettivo di Fabbrica GKN per rivendicare gli spazi e le risorse per il progetto di reindustrializzazione operaio; è in questo stesso immaginario che, il 22 ottobre 2022, 30 mila persone hanno manifestato a Bologna dietro allo striscione ‘fine del mese, fine del mondo: stessa lotta!’. Ed è proprio a partire da questo slogan che vogliamo proseguire la nostra discussione collettiva verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale. 

Non ci basta coordinare le nostre energie, né darci supporto a vicenda. In una fase storica in cui la guerra erode il nostro futuro e le fonti fossili lo bruciano, sentiamo il bisogno di tracciare nuove rotte capaci di intersecare le sfide che abbiamo davanti. In questo senso, la crisi climatica è prima di ogni altra cosa un fenomeno sociale, che perpetua le disuguaglianze e ne costruisce di nuove, mentre la transizione proposta dalla governance internazionale trasforma le catastrofi in occasione di profitto rifiutandosi di affrontare le cause storiche del riscaldamento globale, ben radicate nel colonialismo e nello sfruttamento.

Ci sembra che quello del Collettivo di Fabbrica GKN non sia soltanto un invito a convergere, ma una proposta di fare tesoro di un’esperienza di lotta unica, viva e preziosa, che nel suo emergere ci ha fatto una domanda: e voi, come state? Come stiamo in città nelle quali l’asfalto e il cemento rendono insopportabili le ondate di calore, mentre i fenomeni di turistificazione ci espellono dalle nostre case? Come stiamo nelle campagne sconvolte da grandi opere e industrializzate dall’agrobusiness? Come stiamo mentre in Palestina si compie un genocidio e il Mediterraneo è una fossa comune? Come stiamo quando piove e il terreno ci frana sotto i piedi, mentre le strade sono invase dal fango? Come stiamo con lavori precari e spesso mal pagati, e la scure dei licenziamenti perennemente sopra le nostre teste? Come stiamo quando queste e altre domande si incrociano in risposte che ci conducono sempre e comunque alle profonde ingiustizie di un sistema economico e sociale che arricchisce pochi sulle spalle di miliardi?

Come stiamo, come vogliamo stare: è da qui, ci pare, che possa concretizzarsi una discussione sugli stati generali della giustizia climatica e sociale. Capace di essere argomentazione e pratica, e di esprimersi in testi, ma anche nelle iniziative e nelle piazze che abbiamo messo in programma in primavera, fino al Climate Pride che organizzeremo il 12 aprile 2025 a Bologna

In questi anni, il Collettivo di Fabbrica GKN è stato parte di tante iniziative bolognesi. Convergere per insorgere è diventato uno degli slogan che hanno caratterizzato cortei e manifestazioni. Vi aspettiamo a Bologna, il 9 febbraio alle ore 15:30 a Vag61, per tracciare insieme le nostre rotte collettive. 

PROGRAMMA

Domenica 9 febbraio 2025, VAG61 (Via Paolo Fabbri 110 Bologna)

15:30 – Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale: discussione intorno ai nodi del futuro manifesto

18:30 – L’alluvione a Valencia: incontro pubblico con la delegazione del Koordinanora de Kolectivos Parke di Parque Alcosa di Valencia

Aiutaci ad organizzare meglio la giornata compilando il form online.

VAG 61

Via Paolo Fabbri 110
Bologna,
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