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Verso il Climate Pride, biciclettata attraverso la foresta di cemento
22 Marzo | 14:00 – 17:00

C’è chi guarda alla città come a una grande piattaforma di cemento e asfalto su cui costruire. Nel frattempo, ondate di calore e alluvioni condizionano sempre più pesantemente le nostre vite. Per questo, servono spazi delle ecologie urbane per togliere cemento e dare spazio alla vegetazione. Il 22 marzo attraverseremo in bici la foresta di cemento per denunciare i progetti che consumano suolo, e cercare gli spazi dC’è chi guarda alla città come a una grande piattaforma di cemento e asfalto su cui costruire. Nel frattempo, ondate di calore e alluvioni condizionano sempre più pesantemente le nostre vite. Per questo, servono spazi delle ecologie urbane per togliere cemento e dare spazio alla vegetazione. Il 22 marzo attraverseremo in bici la foresta di cemento per denunciare i progetti che consumano suolo, e cercare gli spazi delle ecologie urbane.
Quello che viviamo è un territorio urbano carico di contraddizioni: mobilità, cementificazione, turistificazione sono elementi intorno ai quali si costruiscono nuove diseguaglianze; e se l’alluvione ha distrutto cantine e garage, le ondate di calore rendono invivibile lo spazio pubblico durante l’estate. Ma Bologna è anche spazio urbano di ecologie: dagli orti sociali alle lotte in difesa dei parchi, passando per il diritto all’abitare, le assemblee antifasciste e transfemministe, i contributi di tante ricercatrici e ricercatori, fino all’incredibile attivazione collettiva nei giorni successivi all’alluvione dello scorso ottobre. Ecologie, infatti, significa ripensare lo spazio pubblico, ma anche costruire nuovi intrecci tra natura e cultura, dove la città foresta è anche lo spazio delle tante socialità che la rendono un terreno vivo e fertile.
Inforcheremo le nostre biciclette per esplorare la foresta di cemento, per denunciare le tante contraddizioni e metterci alla ricerca di quegli interstizi urbani e sociali a partire dai quali costruire pratiche di ecologie urbane.
Partiremo alle 14:00 da Piazza dell’Unità: un luogo che da sempre intreccia diversità, socialità, lotte, sport. Toccheremo spazi di lotte ambientaliste e simboli della cementificazione; attraverseremo luoghi che parlano delle ricchezze sociali della nostra città, come Carracci Bene Comune e il Cassero. E arriveremo alla parrocchia di San Paolo Santa Ravone, un luogo attorno al quale si è attivata una mobilitazione straordinaria, a supporto di coloro che hanno visto acqua e fango invadere le proprie abitazioni. Come rappresentiamo l’intreccio tra nature e culture? Vi aspettiamo con la vostra bici, e vi facciamo una proposta: costruite e indossate la vostra maschera, personalizzate la vostra bici, portate dei cartelli. All’arrivo sceglieremo collettivamente a chi assegnare la coppa del migliore camouflage ecologista.