Sabato 22 ottobre più di 30 mila persone hanno marciato sulla tangenziale per affermare la propria contrarietà all’allargamento del Passante di Mezzo, un progetto che devasterebbe il territorio, farebbe aumentare il traffico e crescere l’inquinamento. Dal sindaco della ‘città più progressista d’Italia’ e dal Presidente della Regione che ama auto-definirsi ‘modello’ ci saremmo aspettate/i delle parole di fronte a questa grande dimostrazione di partecipazione popolare, e invece è calato il silenzio.
Nonostante migliaia di bolognesi abbiano affermato con la propria partecipazione al corteo di non volere continuare a subire le conseguenze sulla propria salute dell’inquinamento prodotto dall’autostrada urbana, Lepore e Bonaccini fanno finta di nulla e ignorano la richiesta di una Valutazione di Impatto Sanitario. Temono i risultati di un’indagine del genere?
Il sindaco e il presidente parlano di partecipazione, ma si girano dall’altra parte quando decine di migliaia di cittadine/i prendono pubblicamente parola: l’arroganza al potere.
Fermare il progetto e realizzare una Valutazione di Impatto Sanitario rappresenta l’unica via per tutelare la salute delle/dei bolognesi; investire sul trasporto pubblico e collettivo e sulla mobilità dolce garantendo a tutte/i il diritto alla mobilità è l’unica strada per ridurre l’inquinamento e affrontare il riscaldamento globale. Matteo Lepore e Stefano Bonaccini, invece, asfaltano il futuro di questo territorio.