«È difficile pensare che delle strade per ospitare nuove autovetture possano essere un simbolo di transizione ecologica o energetica»: con queste parole Luca Mercalli, meteorologo, climatologo, divulgatore scientifico e accademico italiano, commenta in un’intervista con Bologna for Climate Justice la definizione data al progetto di allargamento del Passante di Mezzo di Bologna.
«È un po’ come tagliare una gamba sana a una persona – spiega con una metafora Mercalli – e dirgli “ma poi ti do una protesi titanio” e dire che questa è stata un’operazione sostenibile; e il poveraccio dice “ma guarda che la gamba era sana, me la tenevo volentieri com’era, la compensazione non mi ridà ciò che ho perso”: nel caso dell’uso del suolo, nulla ci può ridare il suolo cementificato, e sappiamo che in Italia siamo ormai in una situazione drammatica e, soprattutto in Pianura Padana, il consumo di suolo deve essere assolutamente arrestato».
Quella di allargare il Passante è, secondo Mercalli, un’operazione non coerente con la dichiarazione d’emergenza climatica del Comune di Bologna; il climatologo ricorda che, «quando parliamo di crisi climatica e ambientale, oggi la parola d’ordine è quello che non bisogna fare»: tra queste, il climatologo afferma che non bisogna assolutamente «agevolare ulteriormente il traffico automobilistico».