Almeno 300 sono state – secondo i mezzi d’informazione – le persone che questa mattina hanno sfidato la nebbia e la temperatura ben al di sotto dello zero per manifestare il dissenso all’allargamento del ‘Passante di Mezzo’.
“How dare you? Come osa l’amministrazione comunale raccontare alle giovani generazioni di ascoltare il loro urlo, e contemporaneamente non cambiare una scelta così sbagliata e devastante?”, ha scritto la Rete delle Lotte Ambientali Bolognesi nel proprio comunicato stampa, rivolgendosi al consiglio comunale chiamato a votare la delibera urbanistica di approvazione della grande opera il prossimo 27 dicembre.
Una manifestazione rumorosa e intergenerazionale, che ha visto in piazza le tante realtà che a Bologna si battono per difendere il futuro della propria città e dei suoi abitanti. Perché quello del Passante è una vera spada di Damocle che porterebbe nuova cementificazione e inquinamento. E, del resto, “siamo a un punto di non ritorno per il cambiamento climatico. Grandi opere come il Passante di Mezzo sono incompatibili con una visione ambientalista”: parole pronunciate lo scorso gennaio dalla vicesindaca di Bologna, che però la scorsa settimana ha approvato, assieme al resto della Giunta comunale, l’allargamento dell’infrastruttura.
Eppure, “i documenti forniti da Autostrade – hanno scritto in un comunicato Amo Bologna e i Comitati No Passante – smentiscono l’entusiasmo del Sindaco Lepore e della sua Giunta”, perché delle tanto sbandierate mitigazioni non si vede traccia. Ma, mitigazioni o no, il tema, come abbiamo scritto qualche giorno fa, è un altro: allargare il Passante significa volgere le spalle alle giovani generazioni e alle/i tante/i cittadini che in questi anni hanno chiesto misure urgenti per affrontare l’emergenza climatica.
Quella di oggi, è stata una bella manifestazione. Allegra, rumorosa, fatta di tanti volti che hanno sfidato condizioni proibitive per alzare la voce di fronte al silenzio assordante delle istituzioni. In questi giorni, in tante e tanti si sono sentite/i presi in giro. Ma il merito della Rete delle Lotte Ambientali è stato quello di mettere in luce le tante ragioni che fanno dell’allargamento del Passante un errore imperdonabile, ricordando che non esiste mitigazione o compensazione che possa renderlo meno devastante.
Un seme, oggi, è stato gettato in un terreno arido, e la passione di tante e tanti può rappresentare l’acqua capace di farlo germogliare. A partire dal prossimo appuntamento, il 16 gennaio 2022, alla vigilia della conferenza dei servizi che dovrebbe approvare il progetto di allargamento, quando saremo di nuovo in piazza per una nuova protesta molto rumorosa: perché sul futuro e sulla salute non c’è mediazione che tenga, e sulle nostre posizioni intransigenti, sempre saldi e determinati ci troverete.