In questi giorni si riaccende il dibattito sul Passante di Mezzo, ma nessuno ha il coraggio di dire alle cittadine e ai cittadini di Bologna la verità: non esiste alcun progetto ‘green’, in nessuna versione. L’unica soluzione per migliorare la qualità dell’aria, tutelare la salute degli abitanti, e garantire un futuro alle prossime generazioni è rinunciare a qualunque ipotesi di rafforzamento delle infrastrutture autostradali, investendo quelle risorse per soluzioni capaci di far diminuire il numero di veicoli in circolazione e migliorare la quotidianità delle e dei pendolari.
La ricerca scientifica ci ha dato indicazioni chiare sulla crisi climatica e sulle conseguenze che essa potrebbe avere su salute e redditi, ma chi siede in consiglio comunale non vuole ascoltarle; è urgente cambiare modello per migliorare la qualità della vita delle e dei bolognesi. Come abbiamo evidenziato nel nostro video, inoltre, ci sono studi e casi internazionali che dimostrano che aumentare il numero di corsie fa allungare i tempi di percorrenza: più strade significa più traffico nel quale le/i bolognesi si troveranno imbottigliate/i, con effetti gravi sulla salute delle e dei cittadini.
In questi mesi il sindaco Lepore e il presidente regionale Bonaccini hanno rifiutato la realizzazione di una Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) dell’infrastruttura, richiesta da decine di associazioni e comitati. Dall’opposizione, così come da chi si dice sensibile a queste tematiche in consiglio comunale, non abbiamo sentito una sola parola al riguardo. Nessuno è davvero interessato alla salute delle e dei cittadini.
Quella descritta come ‘l’opera simbolo della transizione energetica nazionale’ presenterà a Bologna un conto altissimo in termini di traffico, inquinamento, consumo di suolo e peggioramento della qualità della vita. Allargare il Passante di Bologna, o costruirne una variante, significa garantire interessi economici, a scapito della qualità della vita degli abitanti di Bologna.