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Spazio delle ecologie urbane: i temi emersi nel primo incontro

  • Categoria dell'articolo:Bologna
  • Tempo di lettura:5 minuti di lettura

Mercoledì 16 ottobre si è svolto il primo dei tre incontri verso lo spazio delle ecologie urbane: un luogo da costruire collettivamente nel quale discutere e fare, praticare e sperimentare. Insieme.

Per questo motivo vogliamo creare uno spazio capace di aggregare e moltiplicare energie, ma anche di stare in relazione con l’ecosistema di lotte, rivendicazioni, pratiche che hanno attraversato e attraversano la nostra città. Il cosa realizzare e il come farlo sono l’oggetto dei tre incontri che abbiamo organizzato.

Il primo incontro aveva l’obiettivo di conoscere e coinvolgere le persone interessate, a partire da un primo brainstorming collettivo; nei tavoli, infatti, abbiamo cercato di immaginare concretamente le tante forme possibili dei verbi desigillare, forestare, cucinare, partendo da due domande:

  1. che cosa dovremmo fare nell’urbano su questo tema?
  2. se e come vorresti/potresti contribuire (tempo, competenze, strumenti/mezzi, ecc.)?

Nei prossimi paragrafi abbiamo provato a produrre una sintesi ragionata delle idee, delle suggestioni e dei contributi emersi durante la serata.

Desigillare è:

  • Riappropriarsi e trasformare spazi abbandonati, terreni, parcheggi, piazzali, e depavimentarli (ovvero rimuovere asfalto e cemento), e liberare spazio pubblico per attività sociali;
  • Trovare forme per connettere e intersecare umano e non umano (es. mondo animale e mondo vegetale), creando e nutrendo nuove relazioni e reti.
  • Restituire spazio e valore all’elemento dell’acqua;
  • Ripensare la mobilità, perché una mobilità più pedonale e ciclabile può ridurre le superfici asfaltate e liberare spazi collettivi;
  • ‘Desigillare’ il nostro sguardo e il nostro modo di vedere la realtà attraverso iniziative ed azioni artistiche e culturali.

Forestare è:

  • Sviluppare nuove relazioni, in primis quella con gli ecosistemi e tutti gli organismi animali e vegetali che li compongono, e nuove competenze necessarie per agire nella direzione di una forestazione consapevole;
  • Aumentare e prendersi cura del verde nelle zone desigillate o desigillabili provando a rivedere il paradigma unicamente utilitaristico verde urbano-umano;
  • Rafforzare e diffondere la pratica degli orti urbani, nell’ottica di redistribuzione e riappropriazione delle risorse e come strumento di socialità, ri-connessione e sperimentazione;
  • Rivendicare un accesso collettivo al benessere e alla bellezza che caratterizza la vicinanza alla natura e la presenza del verde in città, a partire dalle aree più periferiche e vulnerabili.

Cucinare è:

  • Recuperare sapere e tradizioni locali e promuovere approcci inclusivi e “vegetali” al cibo
  • Riappropriarsi della dimensione relazionale e comunitaria collegata al cibo (mensa o spazi collegati al cibo autogestiti e popolari, forni e orti comunitari, comunità di supporto all’agricoltura)
  • Ripensare l’acquisto e il consumo in chiave consapevole, solidale e locale
  • Lottare contro lo spreco alimentare e risignificare il concetto di scarto e fine in chiave rigenerativa (ad esempio attraverso la pratica del compost comunitario)

Gli altri possibili verbi dello spazio delle ecologie urbane sono:

  • Condividere pratiche, saperi e strumenti “ecologisti” (in senso ampio) dal basso, da come risparmiare energia nel riscaldamento a casa a modalità di protesta e rivendicazione;
  • Comunicare e sensibilizzare in modo efficace e non colpevolizzando il singolo, ma rendendo le istanze ecologiste una questione collettiva e politica anche dal punto di vista (in)formativo;
  • Scambiare, riutilizzare e autoprodurre non solo cibo, ma anche vestiti e ciò di cui abbiamo bisogno e desiderio;
  • Filtrare e purificare l’aria, ad esempio attraverso dispositivi/meccanismi biologici
  • Ospitare a prezzi accessibili nell’era della Bologna turistificata, e trovare pratiche di resistenza collettiva alla turistificazione dello spazio urbano.

Leggi l’introduzione al primo incontro.

Se invece vuoi vedere la lista di tutte le idee e le proposte fatte durante il primo incontro, clicca qui.